sabato 2 marzo 2013

Sofia

"Glielo chiesi per la terza volta. (...) Lui accese una sigaretta e mi guardò spazientito, come un adulto alle prese con un bambino insistente. Disse che preferiva non parlarne. Sentiva che parlandone avrebbe rischiato di perdere qualcosa: perché il processo che si stava compiendo era misterioso, e le parole facevano chiarezza, e quello non era il momento della chiarezza ma di immergersi nel mistero fino al collo."
                                                               (Paolo Cognetti, Sofia si veste sempre di nero)

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