domenica 18 novembre 2012

Inquietudine e irrequietezza

"Penso che l'inquietudine si leghi al disagio provocato da una certa nostra inadeguatezza al senso del fare e dell'essere. L'inquietudine insomma spezza il rapporto con la nostra identità. Ha a che vedere con l'anima e con il tempo, in particolare con il modo in cui ne facciamo esperienza. L'irrequietezza, viceversa, comincia dal cervello e mina il nostro rapporto con lo spazio, distrugge le certezze che noi abbiamo su di esso: improvvisamente la misura che ci lega a un luogo, la distanza che ci è familiare, diventa asfissiante. Un mistico o un poeta posso coltivare la loro inquietudine. L'irrequietezza appartiene ai bambini o ai viaggiatori". (Bruce Chatwin, da "Camminare, una rivoluzione" di Adriano Labbucci, Donzelli Editore).


Nessun commento:

Posta un commento